Jacqueline Ferry. Cantante, musicista, attrice teatrale: un’artista a tutto tondo che gestisce una scuola di recitazione a Roma.
Se vuoi seguirla visita il suo profilo Instagram www.instagram.com/formidablejacqueline
La mia carriera ha come compagne passioni profonde: su tutte, l’indagine della natura dell’uomo quale forma d’espressione. Per me l’arte non ha solo una valenza estetica: quando riesco a fare ciò che veramente amo, l’arte ha una forte valenza evocativa.
Certo io sono una predestinata, perché la mia è una famiglia di artisti “pazzi”. Siamo italiani, francesi e in più anche napoletani. Fin da bambina, coinvolta in questo “pazzo” modo di vivere ho ballato, cantato, recitato: per me sono linguaggi che fanno parte della mia vita da sempre.
Oggi non farei mai a meno della mia creatività, di legarmi alla dimensione di bambina con occhio adulto: i bambini giocano, creano e gli artisti tendono a valorizzare queste caratteristiche.
Per questo amo anche le piccole cose, i dettagli: ci ritrovo il reale rapporto con il bello delle persone, la spontaneità. Mi aiuta molto la ricerca, riuscire a scoprire chi siamo: credo che ci vorrà almeno un millennio, per comprendere tutto ciò che siamo nel profondo. E per me le relazioni sono ricerca: gli incontri, le persone, le discipline e l’interazione nell’indagine dà la misura di ciò che ricerchi.
Oggi, insieme al Maestro Abeni voglio dare vita a una nuova fase artistica: un disco e un concerto recital intitolato “Formidable”. Un omaggio alle grandi icone della musica mondiale. Spero di riuscire ad assorbire la loro energia cimentandomi con la loro arte.
Perché si sa, nessun palcoscenico è facile: quelli napoletani in particolare sono tra i più impegnativi per un’artista, essendo il pubblico napoletano molto esigente. Ricordo il musical W Zorro dove ho recitavo la perfida Consuelo Martinez: fu un impegno notevole.
Fortunatamente ogni tournee ha il suo fascino: io amo i grandi palcoscenici di Roma, Milano, Firenze o i teatri antichi, come il greco di Taormina, quelli di Crema e Cremona.
Il palco più incredibile che abbia mai calcato è però la terrazza di Ravello: in “Les Amis Du Monde”, un concerto ricco d’artisti internazionali, ero sia interprete che mandolinista.
Negli anni posso dire di aver vissuto tante vite quanti sono i personaggi che ho interpretato: se mi svegliassi e non fossi più Jacqueline, mi vedrei una donna folle, avventuriera, coraggiosa. Una sorta di piratessa: un ruolo in cui mi sentirei me stessa. Nel concerto Recital Formidable, c’è uno dei brani musicali che amo di più Pirate Jenny, da “L’opera da tre soldi”. Ecco, io sono una piratessa vera.
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