“Bonasera bella ‘mbriana mia cca’ nisciuno te votta fora”
Queste parole di una celebre canzone di Pino Daniele simboleggiano il saluto ad una delle figure più misteriose della cultura napoletana, la guardiana della casa per eccellenza, la Bella Mbriana, protagonista di una delle leggende più amate della terra partenopea.
Il termine ‘mbriana deriva dal latino “meridiana”, e sta ad identificare l’ombra creata dal rudimentale orologio solare. Un’ombra sotto la quale si trova rifugio, protezione, benessere. Una definizione che sembra calzare a pennello per descrivere lo spirito benefico della casa, la Bella ‘Mbriana appunto. Nell’immaginario popolare viene raffigurata come una fata, molto bella, che aleggia sul focolare familiare trasmettendo positività e fortuna. Viene invocata per ricevere aiuto e sostegno contro tentazioni e forze oscure che possono mettere a repentaglio l’unità e la serenità della famiglia. La Bella ‘Mbriana si contrappone alla janara, considerata uno spirito malefico e crudele, e convive con il munaciello, uno spirito dispettoso che si rivela anche positivo a volte.
Da dove deriva la leggenda dello spirito napoletano benevolo della casa? Si narra che un tempo a Napoli vivesse una splendida principessa: tutti conoscevano la sua bellezza e tutti la ammiravano, ma la giovane ragazza era tanto bella quanto sfortunata. La principessa fu abbandonata dal ragazzo che amava a pochi passi dall’altare: pazza di dolore cominciò a vagare senza meta tra i vicoli di Napoli, mentre indossava l’abito con cui sarebbe dovuta diventare una sposa felice.
I napoletani che la videro passare aprirono le loro porte per offrire alla triste ragazza un po’ del loro calore domestico e del cibo con cui rifocillarsi. Il re, preoccupato per le sorti della figlia, la faceva seguire da lontano per assicurarsi che non corresse pericoli. La principessa entrava e usciva dalle case del popolo partenopeo e il re ringraziava, in forma anonima, con ricchi doni chiunque accogliesse la sposina abbandonata. Da questa bellissima leggenda sulla proverbiale ospitalità napoletana deriva la credenza che la Bella ‘Mbriana porti salute, benessere, gioia e fortuna in casa.
Lo spirito benigno si mostra con delicatezza: c’è chi giura di averla vista camminare lungo i cornicioni dei palazzi, con addosso il suo candido vestito bianco e chi la scorge dietro le tende mosse dal vento in una giornata di sole nelle prime ore del pomeriggio. Non ama farsi guardare e se si sente osservata si trasforma subito in geco o farfalla, le piccole presenze domestiche considerate da sempre portafortuna.
Lo spirito benigno si mostra con delicatezza: c’è chi giura di averla vista camminare lungo i cornicioni dei palazzi, con addosso il suo candido vestito bianco e chi la scorge dietro le tende mosse dal vento in una giornata di sole nelle prime ore del pomeriggio. Non ama farsi guardare e se si sente osservata si trasforma subito in geco o farfalla, le piccole presenze domestiche considerate da sempre portafortuna.
“Fanno diventar bello un brutto, arricchire un povero, ringiovanire un vecchio. Nel bel numero è la Bella ‘Mbriana, un vero augurio della casa. Qualche popolana, ritirandosi, la saluta: ‘Bona sera, bella ‘Mbriana!’. E, così, se la propizia”, recita un’antica filastrocca partenopea a proposito del potere della Bella ‘mbriana e del modo di comportarsi nei suoi confronti.
Esistono delle regole tramandate dalla tradizione che vanno rispettate per assicurarsi sempre la protezione della “fata della casa”. Scopriamole insieme!
L’ispirazione per gli accessori Lionò arriva anche dalle bellissime leggende napoletane, come quella della Bella ‘Mbriana che abbiamo immaginato vestita di un candido bianco, un abito leggero che si muove al vento, permettendole di muoversi tra i sogni degli abitanti di ogni casa, accarezzandoli con il suo influsso benefico.
Gli accessori che meglio sembrano simboleggiare questa elegante principessa sono le Mantelle Lionò, raffinato intreccio di lana che impreziosisce ogni outfit, valorizzandolo attraverso una scelta elegante, frutto della sapiente maestria di mani artigiane. Anche le calde e preziose Stole Lionò sembrano narrare in ogni dettaglio l’antica leggenda partenopea: un principesco abbraccio di stile che avvolge il corpo di elegante baby alpaca declinata nelle finiture di San Leucio.
Silenziosa, delicata, eterea, la bella ‘mbriana danza dietro le tende in una giornata di sole, attende il ritorno dei suoi ospiti, ne custodisce desideri e aspirazioni, ne protegge il presente e il futuro, chiedendo in cambio di essere accolta, rispettata, amata. E allora “Buongiorno Bella ‘Mbriana, Buonasera Bella ‘Mbriana”, anima benevola e gentile, spirito fatato di ogni casa, principessa protagonista di una leggenda bellissima e immortale.
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